venerdì 13 maggio 2016

...UN NUOVO INIZIO!

Era ormai da tanto, troppo tempo che non aggiornavo questo mio diario.
Ho trascorso dei giorni, dei mesi stupendi accanto alla mia cucciola, ormai unenne; ma anche dei giorni difficili carichi di dubbi e di incertezze circa il mio futuro.

Perché sì, diciamolo, nel 2016 si è ancora discriminate per aver scelto di formare una famiglia!

Non è stato un periodo facile, mi sono trovata costretta a prendere forse la decisione più difficile della mia vita (o forse no!), ma alla fine ho scelto la famiglia e ho dato le dimissioni.

Sì. L'ho fatto davvero.
E sì, io continuo a ritenere che la scelta sia stata pilotata, o -per meglio dire- che mi abbiano gentilmente accompagnata all'uscita.
Lo sostengo perché nel mio reparto una risorsa usufruiva del part-time rinnovato annualmente ormai da anni (almeno 8) e quando io ho chiesto (per un anno!!) di poter lavorare a 5 ore (e notare che abito a 50km da dove lavoravo) mi è stato risposto picche, anzi, mi è stato calorosamente suggerito di informarmi circa le procedure per ottenere la disoccupazione qualora avessi dato le dimissioni entro l'anno di mia figlia.

Ma non è tutto, la risorsa non ha più avuto il part-time causa "incremento lavorativo". Coincidenze? Io non credo.
L'apoteosi della beffa è stata dovermi recare a 80km da casa al ministero del lavoro per farmi convalidare le dimissioni, sostenendo col sorriso che la volontà fosse mia (eccerto che lo è, del resto loro a 8 ore mi avrebbero voluta!!).

Vi lascio immaginare come stessi psicologicamente da gennaio, quando è accaduto il fattaccio, ad adesso.
Ero a casa, certo impegnatissima con Vittoria, ma con la mente sgombra e il pensiero fisso.
A colpevolizzarmi perché il mio fisico mi ha imposto di stare a casa in maternità anticipata, a sentirmi una brutta persona (ma contemporaneamente una grande mamma!) per aver scelto di stare il più possibile con mia figlia e di non farle mancare la presenza di sua madre... insomma, i pensieri erano tanti.

La rabbia ed il risentimento non sono di certo mancati e nei confronti di alcuni ancora non mancano!

Le mie ricerche di lavoro mi hanno portata a rispondere ai peggio annunci, con la speranza di trovare qualcosa vicino a casa.
Stipendi da fame, orari assurdi... ho raggiunto il top quando ho deciso di iscrivere la tata al nido per una sorta di collaborazione all'interno del commerciale di una ditta di un paese qui accanto.
Qualche ora al mattino, retribuzione in provvigioni pagate in voucher "così non perde la disoccupazione e nel frattempo lei conosce il lavoro e noi conosciamo lei".
"Non si tratta di telemarketing, vero? Perché in tal caso non le faccio nemmeno perdere tempo e le dico subito che non sono interessata"
^Ma no, commerciale, bolle... insomma quello che ha fatto lei".
Sono durata 4 ore, 2 giorni.
La presa in giro più grande del mondo: recuperare clienti che ordinavano materiale per 200 euro 12 anni prima... ed evito di scendere in ulteriori dettagli circa la sua persona, perché mi vergogno io per lui!

Beh insomma, non mi importa se si tratta di un contratto in somministrazione, non mi importa se vado notevolmente ad abbassare la mia busta paga, non mi importa se per il momento sono solo 2 mesi.
Importa aver trovato lavoro vicino casa, in una società seria, solida ed in costante crescita.
Cosa ne sarà del mio futuro ancora non lo so, ma finalmente penso al presente smettendo di arrovellarmi col passato: è arrivato il momento di mettersi in gioco, rimboccarsi le maniche, voltare pagina e ricominciare.

I nuovi inizi servono sempre.

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