Mentre scrivo mancano 2 settimane e mezzo, anche se ho deciso di programmare i post (non si sa mai), quindi mancherà ancora meno quando lo starete leggendo!
E' questo tempo che stringe, questo "sta per accadere" che fa aumentare le mie paure a livelli esponenziali.
Devo essere sincera, la paura non è più fisica, non è più legata al parto.
Simpaticamente il mio tesoro paragona quel momento alla condanna a morte, nel senso che è certo che accadrà ma non si sa quando.
GRAZIE TESORO, SEI PROPRIO UN BON BON!
In un certo senso, però, ha ragione: perché vivere l'attesa con la tensione per qualcosa che tanto deve succedere, ma soprattutto perché essere tesa per quello che sarà il momento più emozionante della mia vita?
Il dolore si dimentica, l'emozione la porterò sempre dentro con me.
Ecco, diciamo che per la mia salute mentale penso (e spero) che sia un passaggio obbligato e che ogni futura mamma, o almeno la maggior parte, viva queste piccole ansie... perciò, tornando a noi... le paure che mi rimbombano in testa riguardano la sfera emotiva, la sfera di coppia e la sfera educativa.
Dici poco eh!
Andiamo con ordine, in base a ciò che mi si presenterà davanti.
Arriva il momento del parto, qualche giorno in ospedale e poi dritti a casa: inizia l'avventura e io mi sentirò esattamente così
Bene. In un attimo, tutti i consigli e tutte le mie "certezze" si scioglieranno come neve al sole e ci ritroveremo io e pupetta sole solette.
Lei tenterà, urlando e dimenandosi, di farmi capire se la sua è proprio fame o più voglia di qualcosa di buono, se il suo sedere umido e sudicio grida pietà e pretende un fresco pannolino pulito e profumato con annessa lavata di ciapet, oppure più semplicemente se ha voglia di coccole e massaggini.
Poi dall'altra parte ci sarò io. Mamma in pigiama. Sconvolta e assonnata mamma in pigiama. Io che non capirò un tubo e le darò la tetta -vera o di plastica che sia- quando si sarà appena fatta la pipì addosso e tenterò di calmarla con un massaggino capendo che ha fame solo quando perderò le dita delle mani nel suo piccolo e fragile stomachino.
Ecco. Questa scena tipo farà sicuramente vacillare il mio attuale equilibrio emotivo e mi porterà a chiedermi continuamente se sarò mai in grado di capire i suoi bisogni e se imparerò in fretta ciò che è giusto o sbagliato per lei.
...e puntualmente si presenterà inesorabile la seconda grossa paura, quella che riguarda la sfera di coppia: NOI.
NOI che la sera saremo stanchi anche solo per una coccola sul divano e crolleremo distrutti.
NOI che perderemo la pazienza l'un l'altro per averne avuta troppa con la cucciola.
NOI che le nostre piccole e preziose attenzioni, dove andranno a finire?
NOI che perderemo di vista gran parte di quel meraviglioso dialogo che abbiamo ora a non finire.
NOI che sopporteremo a malapena gli acciacchi e le stanchezze dell'altro, perché del resto ognuno a modo suo arriva stanco e malandato a sera.
Non è esattamente questo il quadretto idilliaco che desidero per la nostra futura famiglia nella quale il NOI comprenderà 3 persone e non più 2; nonostante l'esperienza di molte mamme (ma soprattutto di molti papà che, privi di sbalzi ormonali, vivono peggio ed in modo più consapevole questo cambiamento) mi insegni che "può succedere". NO NO!
Ultima -ma non per importanza- grande paura: l'educazione di popina!!

E' vero, il manuale del genitore perfetto non esiste. Per fortuna, aggiungerei!
Anche se questo lascia ampio spazio a sbagli e a errori commessi sicuramente a fin di bene, ma dai quali spesso non si torna indietro.
Io stessa sono la prima a rinfacciare cose ai miei genitori, nonostante stia per diventare mamma e nonostante dovrei iniziare a capire i loro sforzi e le loro difficoltà.
Si è umani.
Si torna a casa col nervoso e scappa una parola di troppo.
Si cerca di rimediare, ma a volte non è abbastanza.
Mi piacerebbe non dovermi trovare nella situazione di dover rimediare, ma so che accadrà e so che mi prenderà lo sconforto, perché io, che dovrei essere l'esempio, non sono stata in grado di trasmettere l'insegnamento che dovrei.
Sarò una buona mamma?
Resterò la compagna che il mio tesoro desidera al suo fianco?
Diciamo che in confronto a queste due domande non da poco... sì: credo che il parto sarà proprio una passeggiata!!!

0 commenti:
Posta un commento